Mettere in piedi questo sito è stata un'impresa e temo che mantenerlo lo sarà altrettanto ma lo trovo divertente e quindi ci provo. Provo ad avviare l'abitudine all'uscita, in corrispondenza con ogni puntata o quasi, di un estratto dei testi che vengono letti durante la puntata. Tutte le parole condivise sono disponibili su un cloud dedicato per le sostenitrici del profilo Patreon - Donna dei boschi - La Casa delle Streghe però voglio dare qui un assaggio, magari di ciò che non ha trovato posto nella puntata.
Tengo moltissimo ai commenti/recensioni/racconti dell'esperienza di ascolto e invito a condividerle o scrivendo a pilloledistregheria@lacasadellestreghe.it o collegandosi al server Discord della Casa (che ha un canale dedicato al podcast) oppure commentando questo post. Sto cercando di creare anche un forum dentro questo sito in modo che si possa fare una selezione degli interventi e sapere di muoversi in uno spazio sicuro ma mi ci vuole ancora un po' di tempo, ne riparleremo.
Ecco intanto un po' di parole magiche estratte dai testi che hanno composto la puntata della Sovrana, teniamoci strette e non perdiamoci di vista.
"L'investitura non la si riceve da fuori, potremmo non crederci.
L'investitura ce la doniamo da sole, quando pronunciamo i nostri Si e i nostri No
consapevolmente, onorando le leggi che scegliamo, nel rispetto di ogni essere.
Il mio regno è ancora in costruzione, non è in continuità con quello di mia madre e mio
padre, finalmente posso cantare nuove narrazioni di loro e della vita donata.
Sovrana , ovvero "stare sopra", non per superiorità, bensì per trovare uno sguardo
emotivo e cognitivo ampio, integrato che riconosce e include ogni abitante del regno, ogni
pezzo di me, il più forte e il più fragile, il competente e l'ignorane, il luminoso e il
terrificante."
Monica
Nelle storie, racconta Pierri nel podcast Soglie, la Sovrana è potente ma non perché deene potere. La sua forza ha a che fare con l’ascoltarsi, con l’acceare e l’autodeterminarsi. Sa che non è ancora a casa ma oltre la soglia ha trovato appartenenza… E quando accoglie la sua parte ombra consente anche alla sua rabbia di manifestarsi… Impara, sbaglia, conosce e inizia a muoversi nella complessità… riconosce che le storie, così come i mondi, appartengono ad ogni eroina ed è con e grazie all’eroina stessa che si trasformano.
Sono poche le regole che riesco a rintracciare per me ma riconosco il mio sincero desiderio e pratica di integrità, con l’esplorazione dell’intelligenza e della saggezza del corpo che mi aiutano ad allineare mente e cuore sperimento momenti al cospetto dello straordinario e posso portare anche nel mio regno ordinario emancipazione interiore e libertà.
Barbara
Regole della Casa
Non si urla…se non per felicità!
Volume della musica? “fino a quando lo stero lo può sopportare” (cit. Daniele Silvestri)
Animali ben accetti…persone con moderazione ed attenta selezione!
Si collabora tutti per tutte le attività della casa, ognuna in base alla propria disponibilità e possibilità
Si mangia quel che c’è…le cuoche sono sempre ben accette!
Ok pulito e in ordine…ma non esageriamo!
Si parla, si discute e ci si confronta ma sempre e solo con rispetto reciproco
Ogni giorno ognuna deve trovare il tempo per fare ciò che le piace
Rispetto per i tempi e gli spazi di ognuna
In questa casa si pratica la magia in ogni sua forma, si è figlie della Dea…ogni nostra azione e decisione deve tener conto di queste due cose.
Valeria
Fedeltà al patto stretto con me stessa, questa è la mia bussola, ancora ora non ne colgo il fine ma il senso si, ed è per questo che mi è impossibile rinnegare questa scelta. Da qui si genera la mia energia e resistenza e speranza.
Angela
Sovranità è anche uso del potere a servizio e come tale va riconosciuta, magari criticata ma anche oggetto di necessario e giusto ringraziamento.
La torbiera, poi, spazio fermo e concluso, inaccessibile e autonomo. E' stato interessante il contrasto, negli stessi giorni, con il lavoro creativo che è stato proprio smarginare, frantumarsi, lasciar andare, perdere il controllo, farsi ispirare dagli errori. Vedere e nominare limiti e confini, anche solo dentro di sé, è necessario sia per scegliere di difenderli che per poterli superare. Uscirne però comporta un proteggersi e questo è un passaggio che mi è stato mostrato come necessario.
Annalisa
La Sovrana è consapevole del suo potere, e se è in grado di liberarsi completamente dal condizionamento patriarcale che la vede incapace di esercitare un’autorità, usa la sua egemonia per creare o fare sue una serie di regole, le leggi che governano il suo mondo.
Laura
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